Aforismi sulla morte e frasi sulla morte

Categoria: curiosità

La morte è parte integrante della vita stessa. Sin dalla più tenera età ci troviamo a far fronte ad eventi luttuosi, che si tratti dei nostri animali domestici o dei nonni. Nel corso dell’esistenza impariamo ad accettare che le persone che amiamo possono andarsene prima di noi, per questo motivo qui di seguito trovate una selezione di aforismi sulla morte per affrontare con più serenità l’argomento.

  • Non ho paura della morte: è la posta che stabiliamo per giocare al gioco della vita. (Jean Giraudoux)
  • Sono nato piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno. (Jim Morrison)
  • Non v’è rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l’intervallo. (Arthur Schopenhauer)
  • Noi dovremmo piangere per gli uomini alla loro nascita, non alla loro morte. (Montesquieu)
  • Ricordiamo il vecchio adagio: “si vis pacem, para bellum”: se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: “si vis vitam, para mortem”: se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte. (Sigmund Freud)
  • Essere l’uomo più ricco del cimitero non ha importanza. Ciò che conta è andare a letto la sera sapendo di aver fatto qualcosa di grande. (Steve Jobs)
  • Immaginate la vita senza la morte. Per la disperazione si tenterebbe tutti i giorni di uccidersi. (Jules Renard)
  • Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda. (Ugo Foscolo)
  • Soffrirò… morirò… Ma intanto Sole, vento, vino, trallallà. (Miša Sapego)
  • Il fatto che sia morto non significa affatto che sia vissuto. (Stanislaw Jerzy Lec)
  • Quando un uomo muore, un capitolo non viene strappato dal libro, ma viene tradotto in una lingua migliore. (John Donne)
  • Non ho paura della morte. Sono stato morto per miliardi e miliardi di anni prima di nascere, e ciò non mi ha causato il benché minimo disturbo. (Mark Twain)
  • Noi eravamo come voi, voi sarete come noi (Sull’ingresso di molti cimiteri)
  • La morte è il modo che ha la vita di dirti che sei stato licenziato. (Anonimo)
  • Non piangerlo adesso che è morto. Non ti ha lasciato. Ti ha solo preceduto. (Anonimo)
  • Molte persone hanno così tanta paura di morire da non riuscire a vivere. (Henry van Dyke)
  • Mi scrive l’amica di Londra: “A giudicare da certi cimiteri ci sarebbe da pensare che noi trattiamo i nostri cari meglio da morti che da vivi. (Carlo Gragnani)
  • Se guardiamo i vantaggi, la morte è una delle poche cose che può essere fatta semplicemente standosene sdraiati. (Woody Allen)
  • Non è vero che la morte ci giunge come un’esperienza in cui siamo tutti novellini, come dice Montaigne. Tutti prima di nascere eravamo morti. (Cesare Pavese)
  • A morte ‘o ssaje ched’e?… è una livella. (Totò)
  • “Non piangere”, ti dicevo, “E’ vero, me ne andrò prima di te, ma quando non ci sarò più ci sarò ancora, vivrò nella tua memoria con i bei ricordi: vedrai gli alberi, l’orto, il giardino e ti verranno in mente tutti i bei momenti passati insieme. La stessa cosa ti succederà se ti siederai sulla mia poltrona, o quando farai la torta che ti ho insegnato a fare oggi, e mi vedrai davanti a te con il naso sporco di cioccolato.. e sorriderai!” (Susanna Tamaro)
  • Nella morte vi sono molti più incontri che separazioni. (Abbé Pierre)
  • La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande. (Vladimir Nabokov)
  • Vita e morte non sono due estremi lontani l’uno dall’altro. Sono come due gambe che camminano insieme, ed entrambe ti appartengono. In questo stesso istante stai vivendo e morendo allo stesso tempo. Qualcosa in te muore a ogni istante. Nell’arco di settant’anni la morte arriverà a compimento. In ogni istante continui a morire, e alla fine morirai davvero. (Osho)
  • Qualsiasi vita di una persona finisce sempre allo stesso modo. Sono i dettagli della maniera in cui ha vissuto ed in cui è morto che distinguono un uomo dall’altro. (Ernest Hemingway)
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